25 nov 2010

PREMONIZIONE


Talvolta anche la morte può far sognare (Roberto Gervaso).

Sono le sette di mattina e Gianfranco F. dorme pesantemente nel suo letto quando trilla la sveglia. Ha un sussulto, apre gli occhi intorpidito e confusamente gli torna in mente il sogno che ha fatto durante la notte, un incubo dai contorni sinistri e misteriosi. Così si alza e mentre si rade ecco che le visioni oniriche notturne iniziano a srotolarsi nitidamente nella sua mente. Orribili, spaventose. Già perchè a tarda notte ha udito bussare alla porta e .....
Chi può essere a quest'ora, forse qualcosa, forse qualcuno che ha bisogno di aiuto ha pensato mentre si infilava le ciabatte ed andava ad aprire.
Di fronte a lui una figura indistinta infagottata in un mantello nero, il volto coperto da un ampio cappuccio e nella mano destra un grande falce. Gianfranco F. che per il suo lavoro - é uno stimato psicoterapeuta - frequenta abitualmente i tipi più disparati, anche se alquanto impressionato,  non batte ciglio, non ha un fremito. Ma anzi, con voce direi  non proprio troppo ferma:
  • "Ma che.....cazzo.....?!?!"
  • "Sono qui per te, vieni....."
risponde la figura con voce roca, un lampo rossastro nel buio dei soi occhi coperti dal cappuccio.
Deve essere un povero squilibrato pensa tra sè e sè Gianfranco F, un povero pazzo che vuole intimorirmi. Perciò  decide di non dargli corda e di liquidarlo ruvidamente, insomma di mandarlo a quel paese..
  • "Ma vaff..... cerca di non disturbare più.....a quest'ora ..... e non ti fare più vedere!
  • "Ah si? che tu lo voglia o no verrai da me....presto."
continua la figura e mentre parla col suo alito emette uno disgustoso sentore di uova marce, di zolfo. Poi la nera figura scompare. Istantaneamente. 
Così finisce il sogno e Gianfranco F. finisce anche di radersi. Dimentico delle  visioni notturne termina la sua toeletta, si infila abiti puliti ed esce per recarsi, come di solito, al lavoro e non  fa caso ad un certo odore di zolfo che aleggia nel pianerottolo del suo appartamento.

Ma non fa in tempo ad attraversare la strada. Un'auto fuori controllo arriva in velocità lo investe e lo uccide. Sul colpo.

Testimoni oculari , interrogati dalla polizia subito intervenuta per i rilevamenti del caso, giurarono di aver visto una allampanata figura vestita di nero aggirarsi sul luogo dell'incidente qualche istante prima.

Si dice spesso come a volte la vita faccia brutti scherzi. Si, ma la morte?

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