4 ago 2010

SU UNA GOCCIA D'ACQUA

Una goccia d'acqua 
ingrandita.
Azzurro, verde, grigio, blu e molti altri sono i colori del mare. 

E inoltre rispecchia il cielo, le nuvole, i gabbiani e su di lui piove, nevica e soffia il vento. Spesso cadono fulmini e rotola il tuono e al suo interno vi sono fiumi, montagne, vulcani e la vita. Molte altre cose vi sono nel mare, tantissime cose, forse infinite.

Ma il fatto più sorprendente è che alcuni autorevoli scienziati sostengono che egli ha anche una memoria. Intendiamoci non la memoria di fatti e avvenimenti, che è cosa tipicamente umana, ma la memoria - badate bene non le tracce - di tutte quelle sostanze che con lui vengono a contatto. In parole povere ogni sua molecola varierebbe la propria carica energetica in funzione delle sostanze con cui ha avuto un contatto.

Allo stesso modo l’acqua usata per lavare le cisterne delle navi che trasportano materiale radioattivo, l’acqua che viene usata per lavare il sangue dei macelli, l’acqua che lava un terreno impestato di antiparassitari, anche se evapora e si condensa trasformandosi in pioggia a migliaia di chilometri più in là, conserva ancora la memoria della violenza subita.

Nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma. Se sono autentiche queste premesse è quindi possibile che ognuno di noi abbia o avrà il suo personale corrispettivo molecolare in seno alla grande madre acqua e che in essa si conserveranno in eterno le nostre immagini.

Ma allora, alleluja, evviva, gaudemus, abbiamo scoperto la vera immortalità anzi siamo addirittura immortali! Forse, chi lo sa, potrebbe anche essere, ma per ora sembra che una certezza ci sia: il nostro nome sarà indelebilmente scolpito per l'eternità su.....una goccia d'acqua.

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